I due pesi e due misure dell'ira: la correzione divina e la distruttiv

In un mondo in cui la rabbia è percepita in modi diversi, ci sono forti contrasti tra il modo in cui viene vista l'ira divina e il modo in cui viene condannata la rabbia umana. L'introduzione a questo argomento chiarisce che la rabbia divina non è affatto una reazione emotiva spontanea, ma è un meccanismo intenzionale e saggio volto a risvegliare la coscienza e riportare una persona sul sentiero della rinascita spirituale.

La parte principale dimostra che l'ira di Dio agisce come mezzo di correzione: è progettata per aiutare le persone a rendersi conto dei propri errori, a umiliare il proprio orgoglio e a ripensare alle proprie azioni. Tale potere correttivo ha un significato profondo e non serve come punizione, ma come opportunità per vedere la propria debolezza e tornare ai veri valori della vita. Al contrario, la rabbia umana è spesso l'espressione di passioni egocentriche che contribuiscono solo alla distruzione delle relazioni interpersonali e alla disunione della società. Il desiderio di aumentare la propria superiorità è qui criticamente condannato, e anche le reazioni all'ingiustizia non possono giustificare le conseguenze dannose associate alla rabbia incontrollabile.

In conclusione, si può notare che la differenza negli approcci all'ira di Dio e dell'uomo dà origine all'impressione di un doppio standard, ma le sue radici risiedono nella differenza fondamentale nello scopo di ciascuno di questi stati. Uno ha lo scopo di risvegliare la perfezione interiore e la conoscenza di sé, mentre l'altro rafforza solo le passioni distruttive e la peccaminosità. Una tale visione non solo rende possibile comprendere i processi spirituali più a fondo, ma incoraggia anche ciascuno di noi a scegliere consapevolmente un percorso che contribuisca alla crescita personale e alla rinascita spirituale.

Perché in alcuni casi sembra che ci siano due pesi e due misure nella moralità di Dio, dato che l'ira di Dio è considerata una risposta ammissibile e l'ira dell'uomo è considerata un peccato?

La questione dei due pesi e due misure nella valutazione dell'ira di Dio e dell'ira dell'uomo è dovuta al fatto che la natura e lo scopo di ciascuno di questi stati sono fondamentalmente diversi. L'ira di Dio non è vista come un'emozione spontanea, ma come una forza correttiva intenzionale progettata per risvegliare l'autocoscienza e l'umiltà di una persona. Come è scritto nella fonte link txt, "L'ira di Dio è un sentimento doloroso di coloro che sono ammaestrati; … permettendogli, attraverso di esse, di conoscere se stesso e di riconoscere la sua debolezza" (fonte: link txt). Qui si sottolinea che l'ira divina ha lo scopo di correggere l'orgoglio e la fiducia in se stessi, permettendo a una persona di rendersi conto delle proprie debolezze e di tornare sul sentiero della rinascita spirituale.

D'altra parte, la rabbia umana è vista come un peccato perché è spesso una manifestazione di passioni egocentriche che portano alla violenza e alla distruzione delle relazioni interpersonali. La fonte link txt osserva: "La rabbia è proibita dall'Ortodossia allo stesso modo dell'omicidio. … Chiunque dica: 'Sciocco' è soggetto al fuoco dell'inferno" (fonte: link txt). L'accento qui è che la rabbia umana, anche se sorge come reazione all'offesa o all'ingiustizia, mina l'unità spirituale e viola i fondamenti morali, per i quali è condannata come peccato.

Così, l'impressione di un doppio standard nasce dal fatto che l'ira di Dio e l'ira dell'uomo sono viste attraverso lenti completamente diverse: l'ira divina è un mezzo per correggere e risvegliare l'autocoscienza spirituale, mentre l'ira umana è un'espressione di passioni che possono solo aggravare lo stato peccaminoso e danneggiare gli altri.

Citazioni a supporto:
L'ira di Dio è un sentimento doloroso di coloro che vengono istruiti; Questo sentimento doloroso è causato dall'introduzione di problemi involontari nella vita, con i quali Dio spesso conduce alla modestia e all'umiltà la mente, che è gonfia di virtù e di conoscenza, permettendole attraverso di loro di conoscere se stessa e di riconoscere la sua debolezza, avendo percepito ciò che rimanda la vana arroganza del cuore... • L'ira del Signore è la riduzione o la soppressione dell'elargizione dei doni divini, che (soppressione) è a beneficio di ogni mente, pensando molto a se stesso, e vantandosi delle benedizioni dategli da Dio, come se fossero il frutto delle sue virtù". (fonte: link txt)

"La rabbia è proibita dall'Ortodossia allo stesso modo dell'omicidio. Voi avete udito, dice il Signore Gesù Cristo, che fu detto a quelli dell'antichità: Non uccidere tu, ma chi uccide sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adirerà senza motivo contro il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio; Chiunque dice a suo fratello: "Raka" (uomo vuoto), è soggetto al Sinedrio (il supremo seggio del giudizio); ma chiunque dirà: 'stolto', sarà sottoposto alla Geenna di fuoco" (Matteo 5:21, 22)". (Fonte: link txt)

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