Il potere dell'accettazione attiva
La piena accettazione non è solo contemplazione, ma un'azione consapevole e responsabile che riflette la profondità dell'esperienza umana. Al centro di questa idea c'è la convinzione che la vera intercessione spirituale non può prescindere dalla partecipazione attiva alla vita: ogni nostra azione diventa manifestazione di pienezza e forza interiore. Una persona che si sforza per l'autorealizzazione deve accettare la sua essenza in tutte le sue manifestazioni, dalle più elevate alle più terrene, perché solo in questo modo è possibile raggiungere la vera grandezza. Un tale atteggiamento non richiede un'osservazione passiva, ma azioni audaci e ponderate che servano come base per la crescita spirituale e la profonda espressione di sé. Il risultato è la consapevolezza che il rifiuto di partecipare al mondo e l'inazione non fanno altro che svalutare ogni preghiera e ogni aspirazione nella vita, trasformandole in suoni vuoti e insinceri. È attraverso l'azione attiva e decisiva che incarniamo l'idea della piena responsabilità della nostra vita, diventando un riflesso vivente del Piano superiore.
Che cosa si intende per piena accettazione: uno stato di contemplazione nell'inazione o un'azione cosciente e deliberata?La piena accettazione, secondo il materiale citato, non implica uno stato di contemplazione passiva o di inazione. Al contrario, significa un'accettazione integrale e profonda di tutto l'essere umano, che si esprime in un'azione consapevole, ponderata e responsabile. L'autore sostiene che la vera preghiera (o, più in generale, l'intercessione spirituale) è impossibile senza la partecipazione attiva alla vita: il rifiuto di agire equivale alla menzogna. Questo può essere visto nel seguente passaggio:"Perché il Dio che preghiamo è il Dio della storia, ci ha creati, ha voluto vivere l'uomo, diventare uomo nel senso più pieno e tragico, più ricco e più basso della parola, per salvarci e portarci alla nostra vera misura. Questa intercessione orante implica l'accettazione totale di tutta la condizione umana, completa e definitiva come l'azione di Dio nell'Incarnazione, l'accettazione con un atto responsabile che sostiene la nostra preghiera e la rende vera. La preghiera senza azione è una menzogna. E questo ci porta all'essenza stessa, alla natura dell'intercessione". (Fonte: link txt)Così, la piena accettazione è intesa non solo come contemplazione inattiva, ma come un'azione consapevole, ponderata e responsabile che riflette la piena inclusione nella realtà e l'accettazione di tutti i suoi aspetti. Ciò implica una posizione di vita attiva, in cui ogni azione diventa un'espressione di pienezza interiore e di autoespressione spirituale. Citazioni a supporto:"Perché il Dio che preghiamo è il Dio della storia, ci ha creati, ha voluto vivere l'uomo, diventare uomo nel senso più pieno e tragico, più ricco e più basso della parola, per salvarci e portarci alla nostra vera misura. Questa intercessione orante implica l'accettazione totale di tutta la condizione umana, completa e definitiva come l'azione di Dio nell'Incarnazione, l'accettazione con un atto responsabile che sostiene la nostra preghiera e la rende vera. La preghiera senza azione è una menzogna. E questo ci porta all'essenza stessa, alla natura dell'intercessione". (Fonte: link txt)