Perché anche gli individualisti radicali sono costretti a riunirsi in
Anche le persone più sicure di sé sono considerate esseri per i quali la connessione emotiva e il sostegno reciproco sono fondamentali. Come nota una fonte, "gli individualisti più radicali formano una comunità. Gli eremiti si uniscono e fondano un monastero, cioè una comunità di monaci, monaci solitari che, essendo esseri solitari, devono tuttavia sostenersi a vicenda. E seppellisci i tuoi morti. E alla fine, devono fare la storia se non fanno figli" (fonte: link txt). Ciò dimostra che anche chi cerca la massima autonomia non è in grado di sottrarsi completamente alla necessità di sostenere gli altri, soprattutto nei momenti di crisi della vita e di svolgere le funzioni sociali di base.Inoltre, si sottolinea che le persone si uniscono in comunità proprio per fornire sostegno emotivo e far fronte ai compiti della vita: "Le comunità congiunturali, che sorgono principalmente sulla base del mutuo beneficio, possono "sublimare" nel loro sviluppo, intrise dell'idea di servizio. Allora acquisiscono in una certa misura un carattere spiritualmente organico. Le persone si riuniscono in comunità per fornire supporto emotivo e risolvere i problemi della vita, perché lavorare insieme li aiuta ad affrontare le difficoltà e a raggiungere il successo" (fonte: link txt). Questo approccio dimostra che lo sforzo collettivo non solo consente di superare le sfide, ma promuove anche la crescita personale, anche se la natura umana tende ad essere indipendente.Così, anche gli individualisti radicali sono costretti a costruire comunità, perché il benessere emotivo, confermato dal bisogno universale di relazioni, così come le realtà della vita, rendono impossibile per una persona esistere come essere pienamente autonomo. La cooperazione e il sostegno reciproco sono i presupposti per superare con successo le difficoltà della vita e per mantenere l'armonia interiore. Citazioni a supporto:"Gli individualisti più radicali formano una comunità. Gli eremiti si uniscono e fondano un monastero, cioè una comunità di monaci, monaci solitari che, essendo esseri solitari, devono tuttavia sostenersi a vicenda. E seppellisci i tuoi morti. E alla fine, devono fare la storia se non fanno figli". (Fonte: link txt)"Le comunità congiunturali, sorte principalmente sulla base del reciproco beneficio, possono "sublimarsi" nel loro sviluppo, intrise dell'idea di servizio. Allora acquisiscono in una certa misura un carattere spiritualmente organico. Le persone si riuniscono in comunità per fornire supporto emotivo e risolvere le sfide della vita, perché lavorare insieme li aiuta ad affrontare le difficoltà e a raggiungere il successo". (fonte: link txt)