Il mistero dell'anima in ogni gesto

La preghiera ortodossa non è solo parole, è un'incarnazione vivente della concentrazione interiore e della riverenza, espressa attraverso ogni posa. Stare in piedi in preghiera simboleggia la vigilanza e la prontezza ad aprirsi alla parola di Dio, e stare in piedi con fiducia, saldamente premuti a terra, aiuta a raggiungere l'equilibrio e la stabilità spirituale. Questo approccio alla preghiera energizza e ispira un profondo lavoro spirituale.

Non meno significativa è la preghiera in ginocchio, dove ogni inchino e segno della croce diventa manifestazione di umiltà e di sincero rispetto. Posture storicamente diverse – dall'umile postura del profeta Elia allo sdraiarsi con le braccia tese – sottolineano che ogni forma di espressione può diventare un ponte tra l'umano e il divino. Le prostrazioni, sia lunghe fino alla vita che a terra, sono un elemento importante che contribuisce al rafforzamento della disciplina interna e del senso di unità spirituale.

Così, le antiche tradizioni della preghiera ortodossa ci ricordano che ogni movimento e ogni postura porta profondità e significato. Indipendentemente dalle capacità fisiche, il desiderio di un'espressione corporea sincera e corretta della preghiera aiuta a mantenere l'equilibrio spirituale e a stabilire un forte legame con l'Altissimo.

Quali posture e posizioni nell'Ortodossia sono tradizionalmente usate durante la preghiera?

Nella tradizione ortodossa, c'è una ricchezza di posture e posture del corpo che aiutano a esprimere la riverenza interiore e la concentrazione durante la preghiera. Prima di tutto, la posizione principale è considerata quella di stare in piedi, che simboleggia la vigilanza, la compostezza e la prontezza ad ascoltare la parola di Dio. Come dice una delle fonti:
"Pregare in piedi. Questa è la posizione abituale del corpo durante la preghiera. Esprime veglia, compostezza, prontezza all'ascolto. Stando in piedi durante la preghiera, ci si dovrebbe sforzare di mantenere l'equilibrio, la stabilità e la facilità di postura, e per questo monitoreremo la corretta posizione delle varie parti del corpo. I piedi dovrebbero essere premuti a terra e uno contro l'altro (o leggermente divaricati)". (Fonte: link txt)

Inoltre, tradizionalmente, viene utilizzata la preghiera in ginocchio, che viene eseguita in combinazione con il segno della croce e gli inchini. Nel contesto storico della Chiesa antica, si usavano una varietà di posture: dalla posizione eretta a quella in ginocchio nella cosiddetta posizione del profeta Elia (quando la persona in preghiera si inginocchia con la testa china a terra), così come sdraiata con le braccia tese o con le mani alzate. Ciò è dimostrato dalla seguente affermazione:
"Nella pratica della preghiera della Chiesa antica, venivano utilizzate diverse posture, gesti e posizioni del corpo. Pregavano in piedi, in ginocchio, nella cosiddetta posa del profeta Elia, cioè inginocchiati con il capo chino a terra, pregando sdraiati sul pavimento con le braccia tese, o in piedi con le mani alzate. Durante la preghiera si usavano le prostrazioni - fino a terra e alla vita, così come il segno della croce". (fonte: link txt)

Va anche notato che l'uso degli archi – sia in vita che terreni – occupa un posto significativo nella tradizione, poiché questi gesti aiutano a rafforzare la compostezza e la riverenza interiori. Ciò è evidenziato da un altro testo:
"Le prostrazioni aiutano molto la preghiera. Quelli di voi che hanno l'opportunità di fare almeno un po' di vita e prostrazioni durante la regola della preghiera al mattino e alla sera, sentiranno senza dubbio quanto sia utile in senso spirituale". (fonte: link txt)

Si può aggiungere che accanto alla posizione eretta e in ginocchio, in casi particolari (ad esempio, in caso di infermità fisica o di estrema stanchezza), è consentita anche la preghiera seduta o sdraiata. Tradizionalmente, tuttavia, l'attenzione si concentra sulle posture in piedi e in ginocchio, poiché aiutano a mantenere la corretta postura corporea e a concentrarsi su Dio.

Citazioni a supporto:
"Pregare in piedi. Questa è la posizione abituale del corpo durante la preghiera. Esprime veglia, compostezza, prontezza all'ascolto. Stando in piedi durante la preghiera, ci si dovrebbe sforzare di mantenere l'equilibrio, la stabilità e la facilità di postura, e per questo monitoreremo la corretta posizione delle varie parti del corpo. I piedi dovrebbero essere premuti a terra e uno contro l'altro (o leggermente divaricati)". (Fonte: link txt)

"Nella pratica della preghiera della Chiesa antica, venivano utilizzate diverse posture, gesti e posizioni del corpo. Pregavano in piedi, in ginocchio, nella cosiddetta posa del profeta Elia, cioè inginocchiati con il capo chino a terra, pregando sdraiati sul pavimento con le braccia tese, o in piedi con le mani alzate. Durante la preghiera si usavano le prostrazioni - fino a terra e alla vita, così come il segno della croce". (fonte: link txt)

"Le prostrazioni aiutano molto la preghiera. Quelli di voi che hanno l'opportunità di fare almeno un po' di vita e prostrazioni durante la regola della preghiera al mattino e alla sera, sentiranno senza dubbio quanto sia utile in senso spirituale". (fonte: link txt)

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Quali posture e posizioni nell'Ortodossia sono tradizionalmente usate durante la preghiera?

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