L'alfabetizzazione come specchio di fiducia

Al giorno d'oggi, possiamo osservare un fenomeno in cui le persone con conoscenze limitate tendono a presentarsi come esperte in questioni di alfabetizzazione. I loro tentativi aggressivi di sottolineare la "correttezza" delle regole e di condannare coloro che hanno davvero una profonda conoscenza sono spesso un modo per compensare le loro insicurezze interiori. La tendenza ad essere assertivi e a criticare gli interlocutori veramente esperti riflette non tanto un desiderio di verità quanto il desiderio di assicurarsi il ruolo dell'autorità. Tale comportamento dimostra che la mancanza di conoscenze fondamentali è spesso nascosta dietro la fiducia in se stessi esteriore, e i tentativi di imporre il proprio punto di vista servono solo come compensazione temporanea per le lacune personali.

Di conseguenza, un tale fenomeno solleva una domanda importante: vale la pena scegliere la strada della critica arrogante, quando il vero potere risiede nel costante auto-miglioramento e nella ricerca della vera conoscenza?

Perché le persone con un'erudizione insufficiente spesso cercano di istruire le persone istruite all'alfabetizzazione?
Le persone con un'erudizione insufficiente spesso cercano di istruire le persone istruite sui problemi di alfabetizzazione, cercando di compensare la loro insicurezza interiore e il desiderio di affermare un'apparente competenza. Possono essere assertivi e criticare anche coloro che hanno davvero conoscenze per creare l'illusione della superiorità e compensare le proprie lacune nella comprensione delle basi.

Quindi, in una delle fonti si può vedere un esempio di tale comportamento. L'autore scrive:
"Ci sono, Sire, coloro che hanno sollevato un'eresia contro di noi, ma conoscono a malapena anche l'alfabeto. Altrimenti so che non sanno quali vocali, consonanti e bivocali sono nell'alfabeto. E per capire le 8 parti del discorso e cosa sono i generi e i numeri, i tempi, le persone e le promesse, non gli è nemmeno venuto in mente. La Filosofia Sacra non è mai stata nelle loro mani..." (Fonte: link txt).

Questa citazione mostra che le persone con conoscenze limitate cercano di agire come portatori di autorità nel campo dell'alfabetizzazione, anche se in realtà non possiedono le informazioni necessarie. La loro critica può servire come un tentativo di rafforzare la propria posizione nella società, condannando anche coloro che hanno una vera conoscenza. Un tale approccio consente loro di compensare temporaneamente la loro mancanza di erudizione inculcando l'opinione che solo la loro visione dell'"alfabetizzazione" è vera e corretta.

Citazioni a supporto:
"Ci sono, Sire, coloro che hanno sollevato un'eresia contro di noi, ma conoscono a malapena anche l'alfabeto. Altrimenti so che non sanno quali vocali, consonanti e bivocali sono nell'alfabeto. E per capire le 8 parti del discorso e cosa sono i generi e i numeri, i tempi, le persone e le promesse, non gli è nemmeno venuto in mente. La Filosofia Sacra non è mai stata nelle loro mani..." (Fonte: link txt).

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Di conseguenza, un tale fenomeno solleva una domanda importante: vale la pena scegliere la strada della critica arrogante, quando il vero potere risiede nel costante auto-miglioramento e nella ricerca della vera conoscenza?

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