Lotta interna per l'accettazione di sé
Ogni volta che ci confrontiamo con le emozioni degli altri, possiamo essere sopraffatti da sentimenti di rabbrividimento o vergogna – non solo una reazione a una manifestazione esteriore di sentimenti, ma una profonda risposta interna legata alla nostra immagine di noi stessi. Questa risposta affonda le sue radici in un'esperienza precoce in cui le valutazioni esterne hanno influenzato la formazione della nostra autostima, trasformando qualsiasi emozione in qualcosa di indesiderabile e persino inaccettabile. Tale disagio mentale aumenta quando sentiamo acutamente la nostra unicità e le differenze dagli altri, percependo le loro manifestazioni emotive come un segnale della nostra insicurezza e distanza dalle norme stabilite. Di conseguenza, le esperienze associate all'osservazione delle emozioni degli altri vanno oltre la semplice interazione esterna, toccando le profondità del nostro mondo interiore, pieno di lotta per l'accettazione e il rispetto di sé.
Quale può essere il motivo per provare rabbrividimento o vergogna per aver mostrato le emozioni degli altri?La ragione per provare rabbrividimento o vergogna quando si osservano le manifestazioni delle emozioni in altre persone può risiedere in una profonda lotta interna associata a un senso di autostima negativa, formatasi sotto l'influenza di un atteggiamento esterno fin dall'infanzia. Quando vediamo le emozioni di qualcun altro, l'esperienza può ricordarci che noi stessi troviamo indesiderabile o inaccettabile mostrare sentimenti, il che porta a tensioni interne e spostamenti emotivi.Come notato in una delle fonti, ciò si riflette nel seguente ragionamento: "Perché questa pesante compressione, raggrinzimento dell'anima si risveglia alla vista di estranei? Perché l'autostima negativa che provoca questo 'spasmo psichico', questa compressione decadente e dolorosa dell'anima, può nascere nell'anima di un bambino solo in base all'atteggiamento esterno degli altri nei suoi confronti". (fonte: link txt)Inoltre, può sorgere una sensazione di imbarazzo o vergogna quando ci si rende conto della propria differenza dall'ambiente, quando una persona sente la sua esclusività esistenziale. Questo, a sua volta, aumenta la sensibilità al comportamento degli altri, che gli sembra essere al di fuori del quadro delle norme e degli standard interni. Ad esempio, un altro studio evidenzia: "L'esperienza dell'imbarazzo nelle relazioni interpersonali è spesso il risultato della consapevolezza di una persona della propria esclusività esistenziale: fisica, intellettuale, sociale, di età, professionale o lavorativa". (fonte: link txt)Pertanto, i sentimenti di rabbrividimento o vergogna per aver mostrato le emozioni degli altri possono essere dovuti a una reazione interna alle apparenze esterne che ci ricordano le nostre configurazioni e insicurezze causate dal confronto sociale e un senso di inadeguatezza alle norme apprese in tenera età.Citazioni a supporto:"Perché questa pesante compressione, raggrinzimento dell'anima si risveglia alla vista di estranei? Perché l'autostima negativa che provoca questo 'spasmo psichico', questa compressione decadente e dolorosa dell'anima, può nascere nell'anima di un bambino solo in base all'atteggiamento esterno degli altri nei suoi confronti". (fonte: link txt)"L'esperienza dell'imbarazzo nelle relazioni interpersonali è spesso il risultato della consapevolezza di una persona della propria esclusività esistenziale: fisica, intellettuale, sociale, di età, professionale o lavorativa". (fonte: link txt)