Rispetto di sé e libertà interiore
In un mondo in cui siamo costantemente valutati e criticati, la conservazione della nostra dignità diventa non solo necessaria, ma una condizione vitale per lo sviluppo personale. All'inizio, è importante rendersi conto che le opinioni degli altri non dovrebbero servire come misura del proprio valore. La critica non è una frase, ma un'opportunità per vedere le lacune nel tuo processo creativo che ti permettono di diventare migliore e più saggio. Accettare le critiche con mente fredda e calma aiuta ad acquisire umiltà e forza interiore, perché anche se le osservazioni degli altri a volte sembrano ingiuste, possono essere fonte di lezioni utili.Allo stesso tempo, è necessario imparare a non prendere a cuore il mancato riconoscimento o l'approvazione degli altri, perché la vera dignità non dipende dall'opinione degli altri. Liberata dal bisogno di un'approvazione costante, una persona diventa indipendente e più sicura della sua scelta, anche se il percorso verso la perfezione è difficile e richiede un costante miglioramento di sé. Questo approccio permette non solo di mantenere l'equilibrio emotivo, ma anche di utilizzare anche i feedback negativi come stimolo per la crescita e lo sviluppo interno.In definitiva, l'autostima nasce dalla capacità di separare il proprio valore dalle valutazioni esterne, per imparare a vivere senza la necessità di un costante riconoscimento esterno e di affidarsi all'opinione altrui. Sviluppando la libertà interiore e liberandoci dalle emozioni negative causate dalle critiche, apriamo la strada alla vera armonia e alla forza necessarie per raggiungere gli obiettivi personali e vivere una vita felice.
Come mantenere la resilienza e il rispetto di sé quando si viene ignorati o criticati?Per mantenere la resilienza e l'autostima quando si viene ignorati o criticati, è importante mantenere la propria libertà interiore dai giudizi degli altri e non lasciare che le circostanze esterne distruggano il proprio senso di autostima. Ciò significa che è necessario prendere le critiche con calma, considerandole come un'opportunità di auto-miglioramento, se c'è un fondo di verità in esse, e allo stesso tempo non dare troppo peso a giudizi negativi che non si basano su una valutazione equa.Ad esempio, uno degli autori scrive: "Ascolto le loro opinioni in modo professionale e calmo, possono bestemmiare e condannare il mio lavoro in qualsiasi modo vogliano. Mi servono e mi aiutano. Se hanno ragione, analizzerò il mio lavoro e il mio atto creativo, cercherò di stabilire perché queste mancanze ed errori mi sono sfuggiti, perché volevo la perfezione. In questo modo, imparo l'umiltà e l'umiltà, perché mi rendo conto che anche le mie "migliori intenzioni" non mi salvano dall'imperfezione. Se i critici hanno torto, imparo dal loro punto di vista sbagliato, dai loro giudizi superficiali, dal loro gusto perverso". (fonte: link txt)Inoltre, un altro autore osserva che è importante non prendere a cuore la mancanza di successo degli altri, così come le obiezioni e le critiche, poiché si tratta di privazioni di indipendenza e riconoscimento che non possono essere costantemente subite: "E ogni paura è essenzialmente una minaccia. Se consideriamo tutte queste minacce, sono tutte approssimativamente le stesse: minacciano la privazione. Perché la cosiddetta umiliazione è anche una privazione dell'indipendenza e del riconoscimento da parte degli altri. Non ci si deve rassegnare alla perdita della vera dignità e del rispetto di sé, ma non si deve prendere a cuore la mancanza di successo negli altri, così come le obiezioni e le critiche. Dobbiamo essere in grado di fare a meno del successo nella vita, senza onore e senza gloria". (Fonte: link txt)Infine, è importante notare che l'autostima si basa su atti interni di autonegazione, la capacità di non scivolare in autogiustificazioni e di non lasciare che le emozioni negative causate dalle parole degli altri entrino in gioco, in modo che non distruggano il tuo equilibrio interiore: "Un grande ostacolo all'autogiustificazione. Il rispetto di sé si ottiene attraverso atti interni di abnegazione volti a rifiutare i sentimenti e gli stati d'animo generati che disturbano il nostro equilibrio. Sentiamo parole sgradevoli da coloro che ci circondano: consegniamo a Dio i sentimenti che esse generano. E se non permettiamo l'inimicizia nel cuore, in tal modo rimuoviamo gli ostacoli che sono pieni di fastidio verso gli altri che derivano dai sentimenti". (fonte: link txt)Questo approccio aiuta non solo a rimanere resistenti alle condanne esterne, ma permette anche di estrarre benefici per l'autosviluppo anche dalle recensioni negative, pur rimanendo fedeli a se stessi e al proprio percorso. Citazioni a supporto: "Ascolto le loro opinioni in modo professionale e calmo, possono bestemmiare e condannare il mio lavoro in qualsiasi modo vogliano. Mi servono e mi aiutano. Se hanno ragione, analizzerò il mio lavoro e il mio atto creativo, cercherò di stabilire perché queste mancanze ed errori mi sono sfuggiti, perché volevo la perfezione. In questo modo, imparo l'umiltà e l'umiltà, perché mi rendo conto che anche le mie "migliori intenzioni" non mi salvano dall'imperfezione. Se i critici hanno torto, imparo dal loro punto di vista sbagliato, dai loro giudizi superficiali, dal loro gusto perverso". (fonte: link txt)"E ogni paura è essenzialmente una minaccia. Se consideriamo tutte queste minacce, sono tutte approssimativamente le stesse: minacciano la privazione. Perché la cosiddetta umiliazione è anche una privazione dell'indipendenza e del riconoscimento da parte degli altri. Non ci si deve rassegnare alla perdita della vera dignità e del rispetto di sé, ma non si deve prendere a cuore la mancanza di successo negli altri, così come le obiezioni e le critiche. Dobbiamo essere in grado di fare a meno del successo nella vita, senza onore e senza gloria". (Fonte: link txt)"Un grande ostacolo all'autogiustificazione. Il rispetto di sé si ottiene attraverso atti interni di abnegazione volti a rifiutare i sentimenti e gli stati d'animo generati che disturbano il nostro equilibrio. Sentiamo parole sgradevoli da coloro che ci circondano: consegniamo a Dio i sentimenti che esse generano. E se non permettiamo l'inimicizia nel cuore, in tal modo rimuoviamo gli ostacoli che sono pieni di fastidio verso gli altri che derivano dai sentimenti". (fonte: link txt)