La creazione della realtà: il mondo come manifestazione della coscienz
Immaginate un mondo che esiste solo grazie alla nostra percezione attenta, dove ogni momento dell'esistenza prende vita solo negli atti della nostra coscienza. All'inizio, sentiamo che qualsiasi fenomeno, che si tratti di un colore brillante, di una sensazione morbida o di un pensiero profondo, esiste solo quando è disponibile per la nostra attenzione. È in questo momento che la coscienza dota la realtà di tutto ciò che viene percepito, trasformando un'impressione fugace in un fatto indiscutibile della nostra esistenza.In primo piano c'è l'idea che l'esistenza del mondo che ci circonda non abbia un'essenza indipendente al di fuori della creatività spirituale. Una tale visione ci permette di guardare al mondo come a un processo dinamico, in cui la nostra coscienza è il principale creatore e continuatore della realtà. Questo non solo enfatizza la natura soggettiva della percezione, ma apre anche uno spazio illimitato per la creatività individuale, capace di trasformare ciò che è familiare in qualcosa di unico e stimolante.Per riassumere, possiamo dire che il vero potere del mondo risiede nella sua unità con la nostra coscienza. Ogni atto di percezione e ogni momento di esistenza creativa dà vita alla realtà, trasformandola in qualcosa di veramente magico e in continua evoluzione. Questa visione non solo sfida le idee consolidate sulla realtà oggettiva, ma ci invita anche a diventare i creatori del nostro mondo.
Che cosa si intende con l'idea che il mondo intero esiste nella coscienza?L'idea che tutto il mondo esista nella coscienza implica che l'esistenza del mondo è determinata dall'atto stesso della coscienza: ciò che percepiamo esiste solo come un atto di coscienza, non come qualcosa di indipendente da esso. In altre parole, l'esistenza stessa di qualsiasi fenomeno dipende dal fatto che essi sono dati nella coscienza; È attraverso l'atto della coscienza che la realtà viene data a qualsiasi contenuto dei fenomeni mentali.Così, come si legge in una delle fonti, "essere consapevoli di un fenomeno e considerarlo esistente è assolutamente la stessa cosa. Ogni impressione, ogni sentimento, ogni volontà esiste senza dubbio, ma poiché esiste solo durante il tempo in cui è cosciente, allora... L'essere non appartiene propriamente al contenuto dei fenomeni psichici, ma solo all'atto della loro coscienza" (fonte: link txt). Ciò significa che, indipendentemente dal contenuto, che si tratti di un colore o di una sensazione di piacere, un fenomeno esiste solo perché è incluso nella coscienza attiva.In un'altra citazione, l'autore Scriabin afferma: "Tutto ciò che esiste esiste nella mia coscienza... Il mondo è la mia creazione, che è solo il mondo" (fonte: link txt, pag. 134). Qui si sottolinea che il mondo non ha un'esistenza indipendente al di fuori del nostro atto creativo di coscienza ed è il risultato diretto della nostra attività.Inoltre, l'idea si riflette nell'affermazione: "Il mondo è coscienza, non la coscienza di Ivan o di Pietro, ma la coscienza in generale. Non è prodotto, non è prodotto da postulamenti creativi dal profondo del sé. È semplicemente dato alla coscienza, dato in tutte le sue connessioni e in tutta la sua totalità" (fonte: link txt). Questa affermazione sottolinea che il mondo intero è un dato di fatto alla coscienza, e la sua esistenza non dipende dalle percezioni individuali, ma si presenta come un fenomeno integrale.Per riassumere, l'idea che tutto il mondo esista nella coscienza è che l'esistenza dei fenomeni esterni è determinata solo dalla loro comparsa nella coscienza attiva. Il mondo non è percepito come una realtà oggettiva indipendente, ma solo come un riflesso e un atto creativo della nostra coscienza.Citazioni a supporto:Questa coscienza dell'esistenza dei fenomeni psichici è il contenuto obbligatorio di ogni atto di coscienza, cosicché essere coscienti di un fenomeno e supporre che esista è esattamente la stessa cosa. Ogni impressione, ogni sentimento, ogni volontà esiste senza dubbio, ma poiché esiste solo durante il tempo in cui è cosciente, è chiaro che l'essere non appartiene propriamente al contenuto dei fenomeni psichici, ma solo all'atto della loro coscienza. (Fonte: link txt)"Tutto ciò che esiste esiste nella mia mente", scrive Scriabin. "Tutto è la mia attività, che a sua volta è solo ciò che produce. Pertanto, non si può dire che il mondo esista. In generale, il concetto di esistenza, di essenza, non esprime affatto ciò che il mondo rappresenta. Il mondo (il tempo e lo spazio) è il processo della mia creazione, e anche la parola processo (come concetto temporale) non esprime ciò di cui c'è bisogno. Il mondo è la mia creatività, che è solo il mondo..." (Fonte: link txt, pagina: 134)"Il mondo è coscienza, non la coscienza di Ivan o di Pietro, ma la coscienza in generale. Non è prodotto, non è prodotto da postulamenti creativi dal profondo dell'ego. (Fonte: link txt)