Armonia spirituale e benessere fisico
Le moderne discussioni sul ruolo della profumeria nella vita delle donne continuano a causare accesi dibattiti, combinando questioni di salute fisica e linee guida morali ed etiche. Da un lato, c'è l'opinione che l'uso frequente di incenso possa influire negativamente sulla condizione dei capelli, un processo in cui la perdita di umidità naturale accelera l'ingrigimento. Questa visione interpreta l'uso di prodotti aromatici non solo come un elemento di cura, ma anche come un potenziale danno che riflette la preoccupazione per la condizione fisica di una donna.D'altra parte, la discussione si concentra sulla morale, dove l'uso eccessivo degli odori è visto come un modo per perdere il pudore e l'eccessiva sensualità esteriore. Qui, la fragranza non è tanto un simbolo di piacere estetico quanto un monito contro l'entrare nel mondo degli eccessi che contraddicono le virtù interiori e gli ideali tradizionali della femminilità. Così, il divieto dell'uso dei profumi diventa non solo una misura per preservare la bellezza fisica, ma anche un elemento importante dell'educazione spirituale e del mantenimento dei fondamenti morali.Immergendosi in questi aspetti complessi, diventa evidente che l'equilibrio tra la cura del corpo e dello spirito richiede sempre un approccio equilibrato, dove ogni piccola cosa conta per creare un'immagine armoniosa della personalità.
Come sono giustificate le opinioni musulmane che proibiscono alle donne di usare i profumi, e qual è la ragione di questa posizione?La posizione musulmana che proibisce alle donne di usare profumi è giustificata da due serie di argomenti contemporaneamente. Da un lato, c'è una spiegazione legata agli effetti fisici: si ritiene che l'incenso di uso comune abbia proprietà che portano alla secchezza e alla perdita di umidità naturale nei capelli, che alla fine ne accelera l'ingrigimento. Una fonte afferma che "l'uso involontario dell'incenso ... porta al fatto che l'umidità necessaria per i capelli viene assorbita e non ne viene prodotta nuova, e la conseguenza è il loro ingrigimento" ( link txt). Cioè, l'uso della profumeria è interpretato non solo come una procedura cosmetica, ma anche come un fattore che danneggia la condizione fisica di una donna.D'altra parte, questa posizione ha un aspetto morale ed etico pronunciato. Intrecciato con le preoccupazioni per il deterioramento fisico, viene enfatizzato il pericolo di un'eccessiva sensualità e promiscuità, che può essere instillato da odori vivaci e aromatizzazione dell'aspetto esteriore. Uno dei testi osserva che l'uso eccessivo di profumi può "suscitare desideri sensuali" ed essere percepito come un segno del declino dei fondamenti morali, che contraddice l'ideale di modestia interiore e di virtù di una donna, che dovrebbe "odorare" non di aromi, ma di qualità spirituali ( link txt). Pertanto, il divieto si basa sull'idea che i profumi non dovrebbero essere usati per esagerare le apparenze e per offrire piacere estetico, ma dovrebbero servire a scopi puramente pratici e utili, se vengono utilizzati.Citazioni a supporto: "Le donne stolte, tingendosi i capelli grigi e ungendosi la testa, diventano grigie ancora più rapidamente a causa dell'uso di questi profumi, che hanno qualcosa di secco in loro. Pertanto, coloro che si spalmano con essi diventano più magri. È questa proprietà della profumeria che comporta l'ingrigimento". (fonte: link txt) "Il piacere da solo, non accompagnato da tale beneficio, dà motivo di sospettare l'esistenza di una dissolutezza di temperamento qui ed è un mezzo per suscitare desideri sensuali... Per questo la Scrittura dice anche: Onora il medico secondo il bisogno di lui; perché il Signore lo ha creato, e la guarigione viene dall'Altissimo. ... e non per suscitare lussuria". (Fonte: link txt)