L'evoluzione delle antiche credenze: dai miti alle visioni del mondo c
La ricerca moderna ha cambiato radicalmente la nostra comprensione della spiritualità antica. In precedenza, si credeva che i popoli che non lasciavano testimonianze scritte rappresentassero stadi primitivi di sviluppo, indegni di uno status religioso a tutti gli effetti. Tuttavia, nuovi approcci mostrano che i sistemi religiosi dell'antichità, risalenti al periodo compreso tra il 12.000 e il 3.000 a.C., erano ben lungi dall'essere semplici insiemi di miti; erano visioni del mondo olistiche, strutturate e profondamente sviluppate.Invece di stereotipi unilaterali, gli studiosi vedono ora che la religione è stata la base per la formazione della cultura e delle relazioni economiche, esercitando un'influenza significativa su tutti gli aspetti della vita. Le credenze, i rituali e la venerazione cultuale hanno contribuito alla creazione di istituzioni culturali complesse, mostrando un alto livello di capacità organizzativa dei popoli antichi. L'evoluzione di questi sistemi dimostra che la religione nell'antichità serviva non solo come un modo per spiegare il mondo, ma anche come un potente motore di sviluppo sociale.Così, la revisione delle opinioni sul patrimonio religioso dell'umanità ci permette di valutarne oggettivamente il significato e di vedere che l'esperienza spirituale dei popoli antichi era parte integrante della formazione della cultura e della coscienza pubblica. Una nuova prospettiva sulle antiche credenze ci ispira ad apprezzare la ricca storia del pensiero umano e delle pratiche spirituali, facendo luce sulla vera essenza della nostra civiltà.Le religioni dell'antichità (12.000-3.000 a.C.) possono essere considerate come sistemi altamente sviluppati piuttosto che come credenze primitive?Sulla base dei materiali considerati, gli antichi sistemi religiosi risalenti al periodo di 12.000-3.000 anni a.C. possono essere considerati non come credenze primitive, ma come sistemi integrali e profondamente sviluppati di visione del mondo. In precedenza, c'erano idee errate secondo le quali quei popoli che non hanno lasciato una storia scritta erano considerati inferiori nello sviluppo della coscienza umana, e veniva loro persino negata la presenza della religione. Tuttavia, gli approcci moderni allo studio del passato spirituale indicano che tale visione era il risultato di una comprensione superficiale della lingua, della cultura e del concetto di "religione". Come notato in una delle fonti:"Un po' di luce sui misteri del passato spirituale dell'umanità può essere gettata dallo studio della visione del mondo di quei popoli che, per così dire, non hanno avuto una storia... Nei tempi antichi erano considerati esseri inferiori, lo stadio di transizione tra l'uomo e la scimmia, e questo malinteso fu applicato anche all'uomo primitivo. In particolare, è stata spesso negata loro la presenza della religione..." (Fonte: link txt).Un'altra posizione sottolinea che le forme religiose hanno in gran parte determinato lo sviluppo della cultura e persino delle relazioni economiche. Il culto del carattere e l'importanza della fede hanno largamente contribuito alla nascita di istituzioni culturali complesse e sistemiche, il che depone a favore dell'alta organizzazione e dello sviluppo dei sistemi religiosi nell'antichità. In questo contesto, si possono citare i seguenti:Entrambe le interpretazioni sono possibili e legittime: (a) i valori religiosi sono i più alti di fatto, perché la storia ci insegna che tutti gli altri valori nascono da essi. La cultura non è altro che un culto differenziato, forme di culto e di culto sviluppate e complicate..." (fonte: link txt).Così, la ricerca moderna dimostra che le religioni antiche erano sistemi integrali che riflettevano la profondità della vita spirituale e furono la base per la formazione della cultura e della visione del mondo, e non semplici credenze primitive. Tale valutazione ci permette di vedere più obiettivamente il ruolo della religione nella storia della civiltà umana e di riconoscere l'alto grado del suo sviluppo nell'antichità.Citazioni di supporto:"Un po' di luce sui misteri del passato spirituale dell'umanità può essere gettata dallo studio della visione del mondo di quei popoli che, per così dire, non hanno avuto una storia... Nei tempi antichi erano considerati esseri inferiori, lo stadio di transizione tra l'uomo e la scimmia, e questo malinteso fu applicato anche all'uomo primitivo. In particolare, è stata spesso negata loro la presenza della religione..." (fonte: link txt)Entrambe le interpretazioni sono possibili e legittime: (a) i valori religiosi sono i più alti di fatto, perché la storia ci insegna che tutti gli altri valori nascono da essi. La cultura non è altro che un culto differenziato, forme di culto e di culto sviluppate e complicate..." (Fonte: link txt)