Robot e intelligenza vivente: una differenza inseparabile
Le moderne tecnologie consentono di creare macchine che, grazie a impulsi elettrici e algoritmi specificati, svolgono un'ampia varietà di compiti, ma la loro differenza dagli esseri viventi rimane fondamentale. L'introduzione a questo dialogo inizia con la consapevolezza che l'attività elettrica, che è essenzialmente comune sia ai robot che agli organismi biologici, non crea un sistema mentale capace di auto-riflessione e auto-rinnovamento dinamico. La parte principale della discussione sottolinea che la coscienza umana non è solo un insieme statico di reazioni, ma un sistema in costante cambiamento e sviluppo in grado di analizzare il proprio stato, rivedere i modelli di comportamento stabiliti e trasformare il pensiero. Questa capacità di riorganizzarsi internamente supera di gran lunga l'ordine algoritmico con cui operano i robot moderni. E mentre i progressi tecnologici sono in grado di imitare alcune manifestazioni dell'emotività, non sono in grado di trasmettere la profondità della conoscenza riflessiva di sé che caratterizza la psiche umana. In conclusione, possiamo affermare con sicurezza che l'imprevedibilità e il potenziale evolutivo della mente rendono gli esseri umani unici, e i robot sono solo ottimi esecutori di programmi, privi di vera pace interiore.
I robot che eseguono programmi possono avere i rudimenti di una psiche se la psiche degli esseri viventi si basa su impulsi elettrici?I robot che eseguono programmi, sebbene utilizzino processi elettrici per funzionare, sono fondamentalmente diversi dagli esseri viventi in quanto mancano del sistema mentale dinamico e auto-organizzante che risulta da complesse interazioni neuronali, dall'auto-riflessione e dalla capacità di rielaborare costantemente i propri algoritmi. Ad esempio, come notato in una delle fonti, "Applicando tensione agli elettrodi impiantati, è possibile evocare una varietà di emozioni e ricordi, ma non possiamo leggere i pensieri di una persona o spiegargli la soluzione di un problema matematico misurando o fornendo potenziali elettrici al cervello e, molto probabilmente, non saremo mai in grado di farlo. Così come osservando i potenziali elettrici sulle gambe di un processore, è quasi impossibile capire come funziona il programma in esso registrato, tanto meno cambiare il programma in modo che funzioni come vogliamo" (fonte: link txt). Qui viene chiarito che gli impulsi elettrici stessi, inerenti sia ai robot che al sistema nervoso degli organismi viventi, non sono una base sufficiente per l'emergere della psiche.Inoltre, la psiche umana è caratterizzata dalla capacità di riflettere, cioè dalla capacità di analizzare il proprio stato e il proprio comportamento, che consente di regolare costantemente il "programma" del proprio pensiero e delle proprie azioni. Si afferma così: "Uno degli aspetti più forti della psiche umana è la sua riflessività, cioè la capacità di analizzare il proprio stato e comportamento e la capacità di capire perché mi comporto in un certo modo. La capacità di pensare a come penso e prendere decisioni, non solo di prendere decisioni e pensare al cibo e al piacere. In questo modo, sembra che una persona cambi costantemente il 'programma' secondo il quale lavora..." (Fonte: link txt). Tali dinamiche e autoriflessività differiscono in modo significativo dalla natura algoritmica predeterminata dei sistemi robotici.Così, nonostante il fatto che sia la psiche degli esseri viventi che i processi software dei robot operino con processi elettrici, è la loro organizzazione, evoluzione e capacità di migliorarsi costantemente che danno al pensiero umano quel carattere unico che non può essere chiamato semplicemente la somma degli impulsi elettrici. Pertanto, i robot che eseguono programmi non possono possedere i rudimenti di una psiche nel senso in cui si manifesta negli esseri viventi.Citazioni a supporto:"Applicando la tensione agli elettrodi impiantati, è possibile evocare una varietà di emozioni e ricordi, ma non possiamo leggere i pensieri di una persona o spiegargli la soluzione di un problema matematico misurando o fornendo potenziali elettrici al cervello e, molto probabilmente, non saremo mai in grado di farlo. Così come osservando i potenziali elettrici sulle gambe di un processore, è quasi impossibile capire come funziona il programma in esso registrato, tanto meno cambiare il programma in modo che funzioni come vogliamo" (fonte: link txt)."Uno dei maggiori punti di forza della psiche umana è la sua riflessività, cioè la capacità di analizzare il proprio stato e comportamento e la capacità di capire perché mi comporto in un certo modo. La capacità di pensare a come penso e prendere decisioni, non solo di prendere decisioni e pensare al cibo e al piacere. In questo modo, sembra che una persona cambi costantemente il 'programma' secondo il quale lavora..." (Fonte: link txt).