L'affermazione che molte vite sono un'invenzione dei preti può essere interpretata come segue: gli autori delle vite spesso non miravano a documentare fatti storicamente attendibili, ma cercavano di creare opere che potessero rafforzare la fede e trasmettere idee spirituali e morali. Così, la descrizione delle vite dei santi include talvolta elementi presi in prestito dal folklore o integrati dall'immaginazione creativa, il che ci permette di parlare della presenza di dettagli apocrifi in queste opere.
Nel simbolismo religioso, la domanda "che odore odora Dio" può essere intesa non letteralmente, ma come un invito a pensare alla presenza spirituale e all'essenza divina espressa attraverso l'immagine dell'odore. Qui, l'olfatto diventa una metafora che simboleggia la qualità della vita spirituale e la percezione di Dio. Pertanto, una fragranza associata al divino può simboleggiare la purezza del cuore, la conoscenza di Dio, la trasformazione spirituale e l'ingresso nel Regno dei Cieli.
Dalle citazioni fornite, non ci sono informazioni dirette che le informazioni sull'esistenza di Gesù Cristo fossero note a Ottaviano Augusto. I testi si concentrano principalmente sulla cittadinanza romana, sull'ideologia dell'unificazione e sui processi politici (ad esempio, "Ottaviano Augusto morì il 19 agosto del 14 d.C...." dal 1097_5482.txt), e discutono la figura di Erode e altri aspetti del governo nelle aree ebraiche, ma non ci sono riferimenti diretti a Gesù o eventi legati alla sua vita.
I santi sono visti non solo come individui altamente venerati, ma come il popolo eletto di Dio con una speciale natura spirituale e missione. Essi rappresentano una casta speciale di eletti che hanno subito un processo di purificazione interiore e di crescita spirituale, che permette loro di acquisire una vicinanza unica a Dio e di agire come Suoi strumenti sulla terra.
Le profezie bibliche, secondo i materiali presentati, non sono il frutto dell'immaginazione o dell'interpretazione umana, ma rappresentano la Rivelazione Divina ricevuta dal popolo eletto di Dio. Questi araldi scelti, a cominciare da Adamo, Noè, Mosè e altri uomini giusti, furono appositamente nominati dal Signore per ricevere e trasmettere la Sua Parola. Pertanto, anche se il testo delle profezie bibliche è scritto da esseri umani, il loro contenuto proviene da Dio, non da speculazioni o speculazioni umane.