Secondo Luca 12:32, gli eredi del regno sono coloro ai quali sono rivolte le parole "non temere, piccolo gregge", cioè quei credenti che il Padre ha scelto e per i quali si compiace di dare il regno. Questa formulazione indica che, in confronto alle masse del mondo, sono i pochi ad essere scelti per la vita eterna; il testo sottolinea che sono numericamente piccoli, ma è proprio questa "piccolezza" che significa il loro alto valore nel piano di Dio.
Molte persone ci esortano a credere in Dio e nel suo rappresentante, anche se questo rappresentante può essere uno sciamano o uno stregone, perché per una persona la fede si basa non tanto su prove dirette quanto su considerazioni emotive e logiche. In questo contesto, si sostiene che negare l'esistenza di un potere superiore è un compito quasi impossibile. Ad esempio, una fonte osserva:
In alcuni testi c'è l'idea che la vita di una persona sia guidata da una volontà superiore, ma in materia di destino dei bambini abbandonati, la realtà pratica risulta essere determinata dalle decisioni delle persone responsabili della loro cura e protezione. Ad esempio, un passo osserva che, anche con un piano divino più ampio, "il Signore ci pone volentieri in posizioni nella vita che ci aiutano a percorrere la retta via. Egli agisce sulla nostra anima in modi misteriosi e sconosciuti, e attraverso la Santa Chiesa, e attraverso alcune persone che manda sul nostro cammino" (fonte: 1006_5026.txt). Questo approccio presuppone che la provvidenza divina si manifesti attraverso specifiche circostanze umane.
La risposta alla tua domanda sta nel fatto che è la religione, che sorge come prodotto dello spirito divino, che è in grado di padroneggiare pienamente le basi delle parole sane. Questa idea è supportata da una dichiarazione della fonte «1261_6303.txt", che afferma:
Le ferite emotive si manifestano come profondi conflitti interni che sorgono da contraddizioni tra i valori personali e il senso di importanza personale. Tali ferite compaiono spesso quando il desiderio di autoaffermazione è disturbato e una persona inizia a sentire la sua inadeguatezza nei rapporti con il mondo che la circonda. È questo senso di perdita, l'amore per se stessi, l'ambizione e l'orgoglio che diventano la fonte di profonde ferite emotive che possono avere un effetto duraturo e persino portare a nevrosi o psicosi.