La presenza della fede ha un impatto significativo su come una persona percepisce il mondo e quali valori sono importanti per lei. Da un lato, la fede è in grado di formare una visione integrale del mondo che orienta non solo la vita personale, ma anche l'attività sociale. Così, una delle fonti osserva:
Dai materiali citati si evince che la descrizione dei frutti del paradiso ha il carattere di una rappresentazione poetica della continua ricchezza e rinnovamento del giardino, e non di un elenco specifico di singoli frutti con nomi, come una mela o un melograno. Uno dei passaggi (fonte: 810_2563.txt) parla della maturazione stagionale: "Nel terzo mese maturano i primogeniti, nel sesto i frutti grassi, nel nono i frutti duri. E, infine, la corona dell'estate sono i cereali profumati e la frutta che delizia il palato".
Secondo i testi presentati, l'apparizione del serpente in paradiso non è un incidente, ma una parte incorporata del piano biblico, volto a causare disobbedienza in una persona attraverso la tentazione e, quindi, ad avviare una catena di eventi che portano alla sua trasformazione spirituale.
Il Salmo 108 (nelle versioni presentate, in particolare, in brani tratti da fascicoli 1090_5447.txt e 508_2536.txt) solleva interrogativi proprio perché nel suo testo c'è una netta contraddizione tra gli ideali di misericordia e la manifestazione di misure dure, persino distruttive, nei confronti dei nemici. Da un lato, il salmista esprime un profondo senso di dolore e di impotenza pregando Dio per l'aiuto, mentre esprime rabbia e chiede una crudele punizione per il male:
La ragione principale della critica di Tolstoj al giudeo-cristianesimo tradizionale era la sua profonda convinzione che il vero cristianesimo dovesse essere basato sugli insegnamenti morali pratici di Gesù, e non sul misticismo, sui dogmi e sui rituali, che, a suo parere, distorcevano l'essenza degli insegnamenti di Cristo.