Come possiamo comprendere o interpretare il desiderio di Dio per la creazione, dato che Egli possiede già la perfetta completezza e non ne ha bisogno?

Sebbene il Supremo sia completamente completo e non ne abbia assolutamente bisogno, il Suo desiderio di creazione può essere interpretato come un'espressione di amore illimitato e di libero arbitrio. Dio non ha creato il mondo per necessità o per mancanza di Sé, ma per lo Spirito di amore e di bontà che emana dal Suo stesso essere. La creazione non è percepita come un atto compensatorio, ma come un'effusione gratuita della sua perfezione, per condividere il bene con le creature per grazia e gioia. Cioè, il desiderio di creare non è condizionato dal bisogno di soddisfare un bisogno, ma è un'espressione del Sé di Dio, il quale, essendo soddisfatto della Perfezione, ha scelto liberamente di creare molte forme di esistenza per manifestare l'essenza del Suo amore.

Citazioni a supporto:
"Questa è una triplicità universale, che passa attraverso tutti i gradi delle creature... Il Dio Uno e Trino, come pienezza dell'essere e della perfezione, è soddisfatto di tutto in Sé ed è tutto benedetto, non può avere bisogno di nulla, perché ha tutto. Se si è mosso per creare il mondo e tutto ciò che è in esso, non lo ha fatto per necessità, ma per la sua completa libera volontà, "secondo il beneplacito della sua volontà" (Efesini 1:5)". (fonte: 1492_7457.txt)

"L'amore ha fatto nascere il desiderio di Dio di creare il mondo e lo ha spinto a realizzare questo desiderio. È difficile immaginarne un altro, più degno della motivazione della Divinità per creare. [...] Con la sua infinita bontà, Dio ha creato il mondo con innumerevoli generi, forme finite e forme di vita capaci di ricevere benedizioni..." (Fonte: 1231_6152.txt, pagina: 189)

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