Perché molte tradizioni religiose credono che le persone umiliate, oppresse e povere meritino di andare in paradiso più di quelle belle e di successo?
Molte tradizioni religiose enfatizzano l'umiltà, la compassione e la purezza spirituale interiore, credendo che le persone che hanno sperimentato l'umiliazione, la sofferenza e la privazione possiedano qualità che le avvicinano molto di più alla verità divina. È attraverso le prove e le difficoltà che tendono ad acquisire forza interiore ed empatia, che sono considerate vere virtù sulla via della salvezza. Questa visione del mondo si basa sull'idea che è la sofferenza che espone il vero volto umano, permettendo a una persona di realizzare la sua dipendenza dalla grazia superiore.Ad esempio, una delle fonti osserva: "I profeti esigono che i primi, i ricchi, i forti, i governanti, siano umiliati e puniti, siano riconosciuti come ultimi, perché gli ultimi, i poveri, i deboli, gli umiliati, diventino i primi". (Fonte: 1246_6227.txt)Questa citazione sottolinea che molti sistemi religiosi vedono gli umiliati e gli svantaggiati come portatori di vere qualità spirituali, in contrasto con la fama mondana, la ricchezza e l'attrattiva esteriore, che possono allontanare una persona dalla rettitudine interiore. Se il successo esteriore può generare arroganza e autoinganno, allora l'umiltà e la sofferenza portano a una profonda conoscenza di sé e a una vera intimità con l'eterno.Così, l'idea che le persone che hanno attraversato le prove della vita meritino di più nell'aldilà si basa sul principio dello sconvolgimento spirituale, in cui la vera ricchezza non si misura dai beni materiali, ma dalle qualità dell'anima, dalla capacità di compassione e dalla fede sincera. Questa è l'elevazione dell'umiltà e della purezza interiore al rango di valori supremi e la conseguente promessa della salvezza celeste per coloro che hanno accettato sinceramente il loro destino e hanno imparato attraverso la sofferenza. Citazioni a supporto:"I profeti esigono che i primi, i ricchi, i forti, i governanti, siano umiliati e puniti, siano riconosciuti come ultimi, perché gli ultimi, i poveri, i deboli, gli umiliati, diventino i primi". (Fonte: 1246_6227.txt)