Nella tradizione ortodossa, il Padre richiede una descrizione dettagliata dei pensieri nel processo di pentimento durante la confessione?

Nella confessione ortodossa, l'enfasi principale non è su una storia dettagliata di ogni più piccolo pensiero, ma sullo stato generale del cuore e sul sincero pentimento interiore. Il sacerdote, che agisce come guaritore spirituale, non è interessato ai fatti legali, ma a ciò che muove l'anima di una persona: i suoi sentimenti profondi, l'umore e il desiderio di cambiare. Cioè, se provi il pentimento e senti il bisogno di purificare la tua anima, allora non hai bisogno di esprimere ogni pensiero letteralmente; La cosa principale è che lo stato interiore riflette davvero il pentimento e il desiderio di rinnovamento spirituale.

Citazioni a supporto:
"Nella confessione, in contrasto con il processo legale, il confessore ortodosso, al contrario, non è interessato ai fatti peccaminosi, ma agli stati peccaminosi. Egli, come un guaritore, cerca di scoprire le radici di questa malattia, di aprire un ascesso profondamente nascosto..." (Fonte: 1090_5440.txt)
"In senso figurato, la comprensione ortodossa della confessione e del pentimento differisce da quella cattolica proprio su questo punto. Il confessore romano durante la confessione è molto più di un giudice, mentre gli ortodossi sono principalmente un guaritore". (Fonte: 1089_5440.txt, pagina: 1)

Così, se ti confessi con un sincero desiderio di purificare la tua anima e cambiare la tua vita, una descrizione dettagliata di ogni pensiero non è un prerequisito per accettare il pentimento.

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Nella tradizione ortodossa, il Padre richiede una descrizione dettagliata dei pensieri nel processo di pentimento durante la confessione?