Come possiamo interpretare l'affermazione "dalle tue parole sarai condannato e dalle tue parole sarai giustificato" nel contesto dell'autodeterminazione spirituale e della responsabilità per ciò che viene detto?
L'affermazione "con le tue parole sarai condannato e con le tue parole sarai giustificato" può essere intesa come un appello a una profonda consapevolezza della responsabilità personale per tutto ciò che diciamo. Le parole sono viste non solo come parole, ma come un riflesso del nostro stato interiore e della nostra essenza spirituale. Cioè, nel processo di autodeterminazione spirituale, ogni parola pronunciata diventa una sorta di misura della nostra scelta, delle nostre convinzioni e dei nostri valori. Abbiamo una responsabilità personale: le nostre parole possono essere sia una testimonianza di onestà e rettitudine sia una fonte di autocondanna se divergono dagli ideali spirituali interiori.Ad esempio, una delle fonti afferma esplicitamente che ogni parola vuota avrà la sua conseguenza nel Giorno del Giudizio: "Ma io vi dico: di ogni parola oziosa di cui gli uomini diranno conto nel giorno del giudizio, perché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato". (fonte: 8_3_12.txt)Questa interpretazione sottolinea che la parola è una parte essenziale delle nostre scelte spirituali. Determiniamo il modo in cui manifestiamo la nostra fede e le nostre convinzioni attraverso le parole. Da una parte, una scelta consapevole e corretta delle parole può giustificarci agli occhi del Signore, riflettendo la virtù interiore. D'altra parte, le affermazioni frivole o dannose diventano motivo di condanna, poiché tradiscono il nostro stato interiore, anche se rimane nascosto da occhi indiscreti.Un'altra fonte attira anche l'attenzione sul fatto che è attraverso il nostro discorso che ci dimostriamo davanti al Giudice, il che significa che le nostre parole sono della massima importanza nell'autocoscienza spirituale: "Non pensare, dice il Salvatore... Dopotutto, è in tuo potere parlare e non parlare. Non secondo le parole di un altro, ma secondo le tue stesse parole, il Giudice pronuncerà il giudizio". (Fonte: 1482_7408.txt)Pertanto, un'affermazione conferisce significato a ogni parola, richiedendo a una persona di relazionarsi consapevolmente con le sue affermazioni. Non si tratta tanto di una restrizione della libertà di parola, quanto di un promemoria del fatto che ogni parola pronunciata è una dichiarazione di sé, un riflesso della propria scelta interiore e, di conseguenza, della propria autodeterminazione spirituale. Se le parole riconciliano e affermano la purezza che cerchiamo di sviluppare in noi stessi, aiutano a giustificarci; Se le parole sono in contrasto con i nostri ideali e la nostra vera essenza, diventano causa di condanna.Citazioni a supporto:"Ma io vi dico: di ogni parola oziosa di cui gli uomini diranno conto nel giorno del giudizio, perché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato". (fonte: 8_3_12.txt) "Non pensare, dice... Dopotutto, è in tuo potere parlare e non parlare. Non secondo le parole di un altro, ma secondo le tue stesse parole, il Giudice pronuncerà il giudizio". (Fonte: 1482_7408.txt)