Perché la morte e il male si osservano nel mondo dei credenti, nonostante la volontà divina proclamata, e a chi si rivolgono effettivamente i loro seguaci?
Nella visione cristiana del mondo, nonostante l'affermazione della volontà divina, la presenza della morte e del male si spiega con le peculiarità della struttura del mondo e della libertà umana. Da una parte, l'anima umana ha un principio di libertà simile a quello di Dio, che le permette di agire secondo le proprie leggi e persino di resistere alla volontà superiore. Così, la caduta dell'uomo e la deviazione dai veri valori danno origine a quegli stati che percepiamo come male e morte, non come creazione diretta di Dio, ma come risultato del rifiuto della vita e dell'Amore. Questo è affermato in una delle fonti:"Il Signore non ha creato la morte, tutt'altro, è impossibile, che la Vita crei la morte, che l'Amore generi il male. La morte è proprio nel rifiuto della vita, nelle azioni contrarie all'Amore, perché Dio è Amore..." (fonte: 146_728.txt).D'altra parte, il male e la morte sono una parte inseparabile, anche se tragica, del mondo, soggetta alle leggi immutabili della natura. Tuttavia, nella comprensione cristiana, la morte rappresenta un punto di svolta, attraverso il quale la vita umana può acquisire una dimensione nuova, eterna, se una persona segue la via indicata da Cristo, che ha vinto la morte. Ciò si riflette nel ragionamento secondo cui il male uguale alla morte deve essere superato attraverso la trasformazione interiore e la connessione con Cristo:"Il problema del male si basa sull'ultima antinomia. Il male è la morte, e la morte è la conseguenza del male. Sconfiggere il male alla radice significa strappare il pungiglione della morte. Cristo ha vinto la morte..." (Fonte: 1250_6247.txt).Quanto al destinatario delle preghiere dei credenti, essi si appellano direttamente a Dio, Fonte e Autore Supremo di tutta l'esistenza, che governa le leggi immutabili della natura e il destino di ogni persona attraverso la Sua Provvidenza. I credenti sono certi che in ogni momento della vita, per quanto tragico possa sembrare, c'è una parte del grande disegno divino finalizzato alla giustificazione finale e alla salvezza dell'anima. La loro preghiera si rivolge così a Dio, la cui volontà determina il corso della storia e la cui grazia è capace di trasformare anche la sofferenza e la morte nel cammino della vita eterna.Citazioni a supporto:"Il Signore non ha creato la morte, tutt'altro, è impossibile, che la Vita crei la morte, che l'Amore generi il male. La morte è proprio nel rifiuto della vita, nelle azioni contrarie all'Amore, perché Dio è Amore..." (Fonte: 146_728.txt) "Il problema del male si basa sull'ultima antinomia. Il male è la morte, e la morte è la conseguenza del male. Sconfiggere il male alla radice significa strappare il pungiglione della morte. Cristo ha vinto la morte..." (fonte: 1250_6247.txt)