Perché i truffatori, usando la fede per i loro scopi, parlano in nome di Dio se non possono conoscere la Sua essenza infinita?

I falsi predicatori e truffatori usano la retorica religiosa e pretendono di parlare per Dio proprio perché sanno che la vera natura di Dio è al di là della portata della piena comprensione umana. Ricorrono deliberatamente a simboli e parole esterne per guadagnare la fiducia delle persone, nascondendo il loro vero obiettivo di manipolare i credenti per guadagno personale.

Come dice una fonte, "tutti i truffatori sono bugiardi professionisti. E i truffatori di successo, inoltre, danno l'impressione di persone molto perbene. Giocando con la "sincerità" e l'"apertura", distruggono abilmente le barriere protettive della naturale diffidenza nelle vittime..." Questo estratto dal file dimostra 198_986.txt chiaramente che i truffatori usano deliberatamente l'immagine di una persona perbene e fingono di avere una profonda comprensione per guadagnare la fiducia delle persone.

D'altra parte, il concetto dell'essenza infinita di Dio è enfatizzato nelle discussioni sulla sua natura: "In quanto infinito, considerato come tale, Dio non è né uno né molteplice, dal punto di vista della teologia negativa non troviamo in Dio altro che l'infinito... Secondo esso, Egli non è quindi conoscibile né in questa età né in quella a venire..." (Fonte: 1261_6303.txt). Questa visione mostra che una vera comprensione di Dio è impossibile per l'uomo finito. È a causa di questa inaccessibilità che i truffatori sfruttano le immagini e le espressioni religiose, compensando la loro rappresentazione superficiale con la completa ignoranza della vera natura di Dio.

Così, i truffatori parlano per conto di Dio, non perché abbiano una profonda conoscenza della Sua natura infinita, ma perché usano il linguaggio e le fedi per ingannare le persone sfruttando la loro ricerca della divinità e la speranza della salvezza.

Citazioni a supporto:
"Tutti i truffatori sono bugiardi professionisti. E i truffatori di successo, inoltre, danno l'impressione di persone molto perbene. Giocando con la "sincerità" e l'"apertura", distruggono abilmente le barriere protettive della naturale diffidenza nelle vittime. Dopo aver creato una vittima per se stessi, ci scommettono, la "girano", prendono i soldi e scompaiono. Allo stesso tempo, le vittime dei truffatori notano di "fidarsi di questa persona, perché non sembra affatto un criminale". I reclutatori delle sette usano abilmente gli stessi metodi..." (Fonte: 198_986.txt)

"In quanto infinito, considerato come tale, Dio non è né uno né molteplice, dal punto di vista della teologia negativa non troviamo in Dio altro che l'infinito... Secondo essa, Egli non è quindi conoscibile né in questa età né in quella futura, perché ogni creatura, non essendo in grado di percepire la luce infinita, si oscura al confronto con essa. Dio lo sa solo a se stesso..." (fonte: 1261_6303.txt)

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