Perché Cristo si è concentrato non sulla richiesta di perdono, ma sull'atto stesso del perdono, e come questo dovrebbe essere messo in pratica?
Cristo non ha sottolineato una semplice richiesta di perdono, perché la vera forza sta nell'atto stesso del perdono, che libera l'anima e trasforma la persona. Il suo esempio sulla croce – quando, essendo in punto di morte, pregò il Padre di perdonare i suoi aguzzini – mostra che il perdono non dovrebbe essere solo una richiesta verbale, ma un'azione già realizzata, attraverso la quale una persona viene liberata dal peso dei sentimenti maligni, del rancore e della discordia interna. Questo perdono dato agli altri non solo ci avvicina alla grazia di Dio, ma purifica anche i nostri cuori dal risentimento e dalla malizia, il che ci rende capaci di accettare il perdono di Dio.In pratica, questo significa che prima di chiedere perdono per i tuoi peccati, devi imparare a perdonare tu stesso le offese, anche se il dolore del passato è ancora palpabile. Questo è il modo in cui viene enfatizzata l'importanza del cambiamento interiore, quando il risentimento viene effettivamente liberato e viene data l'opportunità di vivere in uno stato libero e rinnovato. Come si legge in una delle fonti, il perdono non è solo una bella parola, ma un atto che dà vita: "Perdona, lascia vivere. Se non ti perdono, allora non ti do la vita. Perdonare, dare libertà. Ti sto liberando". (Fonte: 1078_5389.txt)È anche chiaramente affermato che se una persona non è pronta a perdonare, allora il perdono di Dio può diventare inaccessibile per lei: "La risposta a questa domanda è contenuta nelle seguenti parole esplicative di Gesù Cristo: Poiché se voi rimettete agli uomini i loro falli, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi, ma se non perdonate agli uomini i loro falli, neppure il Padre vostro perdonerà a voi i vostri falli". (Fonte: 1096_5478.txt)Così, Cristo si è concentrato sull'azione del perdono, perché attraverso di essa avviene una trasformazione interiore, la liberazione dalla negatività, ed è proprio questo atteggiamento del cuore che è una condizione necessaria per ricevere la grazia di Dio. In pratica, questo significa che devi cercare di vivere in modo tale da ripulire costantemente il tuo cuore dalla malizia, per imparare a guardare le offese non come un peso costante, ma come un'opportunità di crescita e di guarigione interiore. Solo allora il perdono diventa una forza viva, che dona libertà e rinnovamento a se stessi e al prossimo. Citazioni a supporto:"Quando il nostro Signore Gesù Cristo morì sulla croce, cercò di aiutare le persone anche nelle sue sofferenze morenti... E Cristo, con il suo ultimo respiro, perdona i suoi schernitori, aguzzini e omicidi, chiede al suo Padre celeste di perdonare anche loro..." (Fonte: 1184_5916.txt)"La risposta a questa domanda è contenuta nelle seguenti parole esplicative di Gesù Cristo: Poiché se voi rimettete agli uomini i loro falli, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi, ma se non perdonate agli uomini i loro falli, neppure il Padre vostro perdonerà a voi i vostri falli". (Fonte: 1096_5478.txt)"Perdona, lascia vivere. Se non ti perdono, allora non ti do la vita. Perdonare, dare libertà. Ti sto liberando". (Fonte: 1078_5389.txt)