Perché, secondo le credenze religiose, un credente non può rimanere in uno stato costante di grazia e di amore, nonostante l'abbondanza delle sofferenze e dei dolori?
Secondo le credenze religiose, un soggiorno costante in uno stato di grazia e di amore è impossibile a causa della lotta interna con le passioni peccaminose, che impediscono l'instaurazione di una completa unità spirituale con Dio. Anche se la grazia può essere elargita attraverso i sacramenti e le sofferenze di Cristo, una persona, conservando in sé le passioni – per esempio, l'eccessivo amor proprio o la tendenza a manifestazioni peccaminose – si oppone inconsapevolmente all'amore per Dio e per il prossimo. Come notato in una delle fonti:"Ogni passione è peccaminosa, tutte sono dirette contro l'amore, contro Dio. Quando una persona ha una sorta di passione, è sempre in inimicizia con essa contro l'amore per Dio e contro l'amore per il prossimo, e viola questa unione. Perciò, finché coltiviamo in noi queste passioni, la visita alla grazia di Dio è impossibile per noi, l'incontro con Cristo, l'unione con il Regno dei Cieli è impossibile". (Fonte: 9_44.txt)Così, anche se la sofferenza e il dolore possono purificare una persona e avvicinarla a Dio, allo stesso tempo testimoniano il continuo stato di lacerazione interiore e l'inevitabile presenza del peccato. Questo stato di lotta con se stessi, che è la conseguenza del peccato, priva il credente della possibilità di dimorare nella grazia e nell'amore pieni e costanti. Per avvicinarsi alla conoscenza di questa grazia, è necessario superare le proprie passioni e tendere alla purificazione dell'anima ad ogni prova, ma la completa unità con Dio rimane il risultato di un lungo e ininterrotto cammino spirituale, con il costante bisogno di pentimento e di lotta contro le tentazioni.Inoltre, come si dice in un'altra fonte, "Gli stati attivi e passivi indicano, al contrario, lacerazioni interiori: sono le conseguenze del peccato". (fonte: 1203_6013.txt) Questo sottolinea che qualsiasi tipo di stato spirituale attivo o passivo è un riflesso di una lotta interiore nell'anima che impedisce un costante dimorare nella grazia.Di conseguenza, da un punto di vista religioso, la presenza costante della grazia e dell'amore è irraggiungibile per un credente, poiché l'anima umana è costantemente sotto l'influenza delle passioni peccaminose ed è necessario superare le contraddizioni interne, il che rende temporaneo lo stato di grazia costante e richiede un costante lavoro spirituale. Citazioni a supporto:"Ogni passione è peccaminosa, tutte sono dirette contro l'amore, contro Dio. Quando una persona ha una sorta di passione, è sempre in inimicizia con essa contro l'amore per Dio e contro l'amore per il prossimo, e viola questa unione. Perciò, finché coltiviamo in noi queste passioni, la visita alla grazia di Dio è impossibile per noi, l'incontro con Cristo, l'unione con il Regno dei Cieli è impossibile". (Fonte: 9_44.txt)"Gli stati attivi e passivi, al contrario, indicano una lacerazione interiore: sono le conseguenze del peccato". (Fonte: 1203_6013.txt)