Perché, secondo l'autore, ci sono meno persone oneste, e in che modo questo è collegato alla diffidenza nei confronti dell'inganno?

L'autore ritiene che nella società moderna la diffidenza dominante distrugga le fondamenta dell'onestà nelle relazioni tra le persone. A suo avviso, quando il sospetto cresce e le persone cominciano a percepirsi non come uguali o amici, ma come potenziali ingannatori, le persone oneste si trovano in una posizione scomoda. In un tale ambiente, anche coloro che hanno una coscienza sono costretti a scendere a compromessi: sotto la pressione delle circostanze e dei rigidi requisiti del sistema, ad esempio, dove non c'è distinzione tra vera verità e falsità, le persone oneste sono costrette a ricorrere all'inganno per stare al passo con le norme generalmente accettate.

Ad esempio, in uno degli esempi, l'autore descrive la situazione con gli ispettori fiscali, quando una persona che dichiara il suo reddito è costretta, a causa di tariffe gonfiate, a "diventare un ladro":
"Una persona viene all'ufficio delle imposte e dice: "Ho un reddito di un milione", e l'ispettore delle imposte scrive che ha un reddito di tre milioni. Alcuni dichiarano solo un terzo del loro reddito, e così gli ispettori delle tasse considerano gli altri come imbroglioni, e tutti vengono trattati allo stesso modo. Ma se una persona che ha una coscienza viene da te, tassandola tre volte di più, la costringi a diventare un ladro. Cioè, invece di influenzare in meglio lo stato generale delle cose, stai facendo l'esatto contrario" (fonte: 516_2575.txt).

Così, la sfiducia sistemica, che è percepita come la norma, offusca i confini tra onestà e inganno. Se la sincerità non è apprezzata nella società, e se anche le vere parole di verità non sono riconosciute a causa del clima generale di sfiducia, allora le persone con coscienza sono costrette ad adattarsi a questo ordine, il che porta a una diminuzione del numero di persone oneste in generale.

Citazioni a supporto:
"Una persona viene all'ufficio delle imposte e dice: "Ho un reddito di un milione", e l'ispettore delle imposte scrive che ha un reddito di tre milioni. Alcuni dichiarano solo un terzo del loro reddito, e così gli ispettori delle tasse considerano gli altri come imbroglioni, e tutti vengono trattati allo stesso modo. Ma se una persona che ha una coscienza viene da te, tassandola tre volte di più, la costringi a diventare un ladro. Cioè, invece di influenzare in meglio lo stato generale delle cose, stai facendo l'esatto contrario" (fonte: 516_2575.txt).

"Il fatto è che nel nostro tempo, il sentimento di sfiducia delle persone l'una verso l'altra si sta sviluppando a un ritmo enorme. Questa è una vera e propria ulcera, un trauma incurabile. Questo è il flagello della nostra vita. Vivere accanto a una persona come me e non avere una fiducia amichevole in lui, vedere in lui il tuo nemico, che sembra volermi fare solo del male, del male, è una situazione estremamente disumana. Soprattutto non quello di Dio. E anche nell'ambiente spirituale, tra i ministri della Chiesa, c'è la stessa situazione, se non una mancanza ancora maggiore di fiducia reciproca". (Fonte: 738_3686.txt).

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