C'è un posto per il caso nel mondo dal punto di vista del disegno divino, e come si può spiegare questo?
Nella descrizione del piano divino si possono individuare due aspetti principali, che indicano il luogo degli incidenti nel mondo. In primo luogo, gli eventi accidentali non contraddicono l'ordine generale del mondo, ma sono parte integrante della libertà della creazione, che, a sua volta, è inclusa nella divina provvidenza. Così, come si legge nella fonte 1213_6062.txt, "la Divina Provvidenza è una predestinazione basata sulla prescienza del "caso", cioè della libertà delle creazioni", il che significa che una certa quantità di imprevedibilità e di apparente casualità permette alla libertà di manifestarsi, evidenziando così l'iniziativa creativa delle creazioni nel quadro del piano generale.In secondo luogo, il caso si manifesta nel mondo, ma è contenuto nel quadro ristretto della necessità. Ciò è enfatizzato nella fonte 1494_7469.txt, che dice: "La casualità nel mondo sembra essere al guinzaglio corto con la necessità". Questa frase indica che, anche se i singoli processi possono verificarsi in modo apparentemente casuale, inevitabilmente si inseriscono in un ordine più ampio e necessario stabilito dal Creatore.Così, c'è un posto per il caso, ma è strettamente associato alla necessità e alla libertà della creazione, che determina l'armonia del mondo nel quadro del piano divino.Citazioni a supporto:"Nel primo caso (predestinazione) si intende solo la volontà divina, nel secondo caso (prescienza) solo la volontà delle creature, nel terzo (provvidenza) la correlazione di due volontà: divina e umana. Si può dire che la Divina Provvidenza è una predestinazione basata sulla prescienza del "caso", cioè della libertà della creazione..." (fonte: 1213_6062.txt)"La casualità nel mondo, a quanto pare, è al guinzaglio corto della necessità. Questo concetto è di tutt'altro tipo, anche se è collegato al caso da fili abbastanza forti". (Fonte: 1494_7469.txt)