Che cosa può significare se, durante la Quaresima, non è possibile "nutrire" il male interiore, espresso attraverso la metafora delle cotolette?
Sulla base della citazione che descrive il digiuno come un esercizio di autocontrollo, possiamo presumere quanto segue. La mancanza di opportunità di "nutrire" il male interiore, espressa simbolicamente attraverso la metafora delle cotolette, indica che una persona rifiuta consapevolmente quegli eccessi che potrebbero soddisfare i suoi desideri momentanei o impulsi aggressivi. Secondo la fonte, il digiuno aiuta a capire che la felicità non dipende dalla quantità di cibo mangiato o dagli attributi materiali, e il rifiuto delle cotolette a favore dei cetrioli è una forma di digiuno collaudata nel tempo (1234_6169.txt). Pertanto, se la parte interiore associata agli impulsi negativi rimane "non alimentata", ciò può indicare che il sistema di autocontrollo funziona efficacemente e la persona si astiene dal sottomettersi alle sue passioni, che non sono sempre utili. Citazioni a supporto:"Quindi il digiuno è un esercizio di autocontrollo. Questo è un modo per capire che la tua felicità non dipende dalla quantità di cibo che mangi e dalla sua composizione, dalla "freschezza" del tuo cellulare o della tua casa di campagna, dalla presenza di un programma di intrattenimento in modalità "non-stop". I cetrioli al posto delle cotolette sono solo una forma di digiuno collaudata nel tempo, ma per gli ortodossi non è mai stato un requisito assoluto". (Fonte: 1234_6169.txt)