Che cosa significa la libertà di scelta concessa dal Primo Creatore, e come si manifesta nella vita umana?

La libertà di scelta concessa dal Primo Creatore ha un profondo significato morale: non è solo la capacità di fare qualsiasi cosa, ma la capacità di una persona di determinare autonomamente la propria direzione nella vita sulla base della differenza tra il bene e il male. Nella sua essenza, questa libertà non è un diritto astratto di essere o non essere, ma proprio la base dell'autodeterminazione dell'individuo, attraverso la quale una persona può esprimere la sua individualità e la sua natura creativa.

Come nota una delle fonti, "Dio ha creato l'uomo e gli ha concesso, insieme alla ragione, la libertà, grazie alla quale l'uomo è in grado di realizzarsi e manifestarsi come persona" (fonte: 131_654.txt). Qui si sottolinea che la libertà è una caratteristica integrante della personalità, stabilita al momento della creazione dell'uomo. Inoltre, si sottolinea che la libertà non si definisce attraverso la dicotomia tra esistenza e non-esistenza, ma attraverso la distinzione tra bene e male: "La libertà è l'autodeterminazione dell'individuo, ma non in relazione alla dicotomia 'non-essere', bensì in relazione alla dicotomia 'bene-male'" (fonte: 131_654.txt). Così, la scelta tra diverse qualità morali diventa la base di ciò che una persona è.

Questa libertà concessa si manifesta nella vita di una persona attraverso la capacità di scegliere autonomamente un percorso che può portare al merito personale e alla crescita spirituale, così come alle deviazioni. Come dice un altro passo, "L'opportunità di scegliere è stata data proprio perché la vita in paradiso non fosse solo un dono del Creatore, ma anche un merito personale dell'uomo. È la libertà di scelta, o il giudizio personale di ogni persona, con cui egli giudica la volontà naturale, accettandola o rifiutandola..." (fonte: 1797_8982.txt). Qui possiamo vedere che la libertà di scelta rende una persona partecipe del suo destino: ogni decisione ha un significato e riflette il suo atteggiamento personale nei confronti della volontà divina.

La vera libertà, d'altra parte, non si riduce all'arbitrio e all'esitazione. Essa si esprime nel costante desiderio di scegliere il vero bene, cioè nella capacità di fare la volontà del Creatore, che rende la persona veramente libera. Si dice così: "La vera libertà sta nella capacità di scegliere sempre, con perseveranza e infallibilmente il vero bene. La libertà è la capacità di fare la volontà di Dio" (fonte: 1078_5389.txt). Questa affermazione sottolinea che la libertà non è l'assenza di confini, ma la capacità di orientare i propri desideri e le proprie azioni in linea con i più alti principi morali.

Inoltre, il dono della libertà implica che una persona, avendo ricevuto il diritto di scegliere autonomamente tra il bene e il male, è responsabile delle sue decisioni, che si riflettono nelle sue azioni quotidiane. Come si evince dal ragionamento, "Dio ci ha creati liberi e ci ha dato il diritto di scegliere da soli la via del bene e della virtù o la via del vizio e del male" (fonte: 1006_5026.txt, pag. 84). Qui, la libertà di scelta è percepita come un'opportunità vitale per ogni persona di orientare consapevolmente la propria vita verso il meglio, sebbene i rischi di delusioni siano strettamente legati a questo diritto, che viene avvertito anche nel materiale.

Così, la libertà di scelta concessa dal Primo Creatore è una capacità fondamentale dell'individuo di determinare autonomamente le proprie linee guida morali e di agire sulla base di un giudizio interiore del bene e del male. Essa si manifesta nella vita attraverso la costante affermazione di sé, la responsabilità delle decisioni prese e il desiderio di orientare la propria volontà verso il vero bene eterno.

Citazioni a supporto:
"Dio ha creato l'uomo e gli ha dato, insieme alla ragione, la libertà, grazie alla quale l'uomo è in grado di realizzarsi e manifestarsi come persona". (fonte: 131_654.txt)
"La libertà è l'autodeterminazione dell'individuo, ma non in relazione alla dicotomia "non-essere-essere", ma in relazione alla dicotomia "bene – male". (fonte: 131_654.txt)
"L'opportunità di scegliere è stata data proprio perché la vita in paradiso non fosse solo un dono del Creatore, ma anche un merito personale dell'uomo. È la libertà di scelta, o il giudizio personale di ogni persona, con cui egli giudica la volontà naturale, accettandola o rifiutandola..." (fonte: 1797_8982.txt)
"La vera libertà sta nella capacità di scegliere sempre, con perseveranza e in modo inequivocabile il vero bene. La libertà è la capacità di fare la volontà di Dio". (Fonte: 1078_5389.txt)
"Dio ci ha creati liberi e ci ha dato il diritto di scegliere da soli la via del bene e della virtù o la via del vizio e del male". (Fonte: 1006_5026.txt, pagina: 84)

  • Tag:

Post popolari

Tag

Che cosa significa la libertà di scelta concessa dal Primo Creatore, e come si manifesta nella vita umana?

https://bcfor.com