Il potere della salvezza: la psicologia della ricerca interiore
La ricerca della psicologia moderna apre il misterioso mondo della sindrome del soccorritore, fenomeno in cui il desiderio di aiutare gli altri diventa un mezzo di autoaffermazione e di conferma della propria importanza. Da un lato, la personalità si forma sotto l'influenza di atteggiamenti di valore combinati con gli ideali di servizio, che lo trasformano in un difensore costante ed energico degli altri. D'altra parte, la mancanza di linee guida prosociali, il livello di autorealizzazione e un atteggiamento positivo nei confronti delle persone possono portare al burnout professionale, trasformando il desiderio di aiutare in un tentativo di compensare i deficit interni. La vigorosa ricerca della conferma del proprio valore si intreccia spesso con l'instabilità dell'identità, costringendo la persona a cercare la prova della propria importanza attraverso la costante "salvezza" degli altri. Un percorso così duale, anche se attraente a prima vista, può portare a gravi conseguenze psicologiche. Comprendere e lavorare attraverso i meccanismi interni è il primo passo per trasformare il desiderio di salvezza in un desiderio armonico di sostenere gli altri senza perdere il proprio equilibrio e le proprie energie per lo sviluppo personale.Quali aspetti psicologici contribuiscono allo sviluppo della cosiddetta "sindrome del soccorritore"?Lo sviluppo della cosiddetta "sindrome del soccorritore" è associato a una serie di meccanismi psicologici interni che formano la personalità e la sua autopercezione. In primo luogo, un individuo può riempire la sua personalità con certi atteggiamenti di valore quando il suo sistema di vedute è strettamente intrecciato con le idee di servizio e di costante prontezza a "salvare" gli altri. Lo afferma lo studio, che rileva che "il cervello di un seguace delle pratiche occulte è profondamente imbevuto delle idee di servizio e costante prontezza a salvare gli altri" (fonte: 1351_6754.txt).In secondo luogo, si nota che un livello insufficiente di altruismo, autorealizzazione e atteggiamento positivo nei confronti delle persone può creare i presupposti per il burnout professionale, che a sua volta diventa un fattore di rischio per lo sviluppo di questa sindrome. Cioè, la mancanza di orientamento prosociale dell'individuo può portare a un desiderio eccessivo di compensare i deficit interni attraverso il "salvataggio" attivo degli altri (fonte: 1351_6754.txt).Inoltre, anche i problemi personali associati all'instabilità dell'identità e alla necessità di confermare la propria importanza possono contribuire all'emergere di tendenze alla "sindrome del soccorritore". Questo si può giudicare dal ragionamento, dove si nota che il problema doloroso e inquietante della personalità spinge una persona a cercare conferme della sua importanza attraverso il desiderio di "salvare" e quindi elevare la sua personalità (fonte: 1088_5438.txt).Così, gli aspetti psicologici chiave sono l'orientamento ai valori profondi della personalità, che richiede una conferma esterna attraverso il ruolo del salvatore, il deficit di orientamento prosociale formato internamente, così come il bisogno interno di autoaffermazione e la ricerca di significato attraverso l'aiuto agli altri.Citazioni a supporto:"Il contenuto valoriale di ogni tipo di personalità in relazione al seguace di una certa visione del mondo è completato dal supporto sociale attraverso meccanismi di gruppo che influenzano lo sviluppo dell'autoconsapevolezza e una lettura significativa del proprio ruolo nel gruppo corrispondente. In questo modo, il cervello del seguace delle pratiche occulte è profondamente imbevuto delle idee di servizio e di costante prontezza a salvare gli altri. (Fonte: 1351_6754.txt)"La ricerca psicologica mostra che per le persone con un livello insufficiente di altruismo, autorealizzazione, un atteggiamento positivo nei confronti delle persone e una maggiore importanza della sicurezza materiale, il burnout professionale è quasi inevitabile... Questi dati indicano la necessità di un orientamento prosociale dell'individuo come prevenzione del burnout professionale, applicabile anche allo sviluppo della sindrome del soccorritore". (Fonte: 1351_6754.txt)"Il problema in psicologia è la personalità stessa, proprio come io sono il mio problema. Nel nostro lavoro, il paziente è la malattia stessa, quindi il trattamento non riguarda solo la ricerca di guarigione, ma anche la cura della persona che stiamo assumendo... E in effetti, non è forse lo stesso problema dolorosamente inquietante e onorevole della personalità che spinge all'azione don Chisciotte, che disse di sé: "So chi sono!" e volle salvare la sua personalità innalzandola sulle ali della gloria imperitura? (fonte: 1088_5438.txt)