Perché alcuni che si definiscono cristiani non sentono la voce dello Spirito di Dio, e possono davvero essere considerati veri cristiani?

Alcuni che si definiscono cristiani sentono solo il suono del Vangelo, non la vera voce dello Spirito di Dio che parla al cuore. Come dice una delle fonti, "Molti ascoltano il Vangelo, ma si può dire di loro che lo ascoltano senza capirlo o prenderlo a cuore; essi odono, per così dire, solo il suono del Vangelo, e non la voce dello Spirito di Dio in esso. Così udirono i compagni di Paolo, e di loro non si sa se si siano convertiti a Cristo" (fonte: 1373_6863.txt, pagina: 18). Qui si sottolinea che una percezione superficiale delle parole di Dio non porta al risveglio spirituale e alla salvezza.

Al contrario, il vero ascolto comprende non solo l'orecchio ma anche il cuore. Cioè, quando una persona percepisce la voce dello Spirito, non si limita a sentire le parole, le comprende, le accetta e permette loro di trasformare la sua vita. In un altro passo si nota: "Ma la parola del Signore si è adempiuta su di noi, dicendo che quelli che vedono non vedono, e, ancora, coloro che ascoltano piuttosto chiudono gli orecchi dell'anima e non ascoltano affatto le parole dello Spirito" (fonte: 1375_6874.txt). Ciò significa che se l'ascolto spirituale non avviene – se una persona non apre il suo cuore alle parole di Dio – allora la sua vita può rimanere incontaminata dalla vera potenza di Dio.

Così, coloro che percepiscono il vangelo solo come un suono meccanico sono privati di una profonda connessione interiore con la volontà di Dio e, di conseguenza, non ottengono la vita che è data ai veri cristiani. Un vero cristiano può essere considerato colui che non solo professa formalmente la fede, ma percepisce anche interiormente la voce dello Spirito, che gli permette di cambiare la sua vita e di orientare le sue azioni. Se il cuore rimane chiuso a questa voce, c'è il serio dubbio che una persona viva realmente secondo Dio e osservi la volontà che Egli ha ordinato per lei.

Citazioni a supporto:
"Abbiamo parlato qui di sentire e non sentire. Questo è rilevante anche per ascoltare il Vangelo. Molti ascoltano il Vangelo, ma si può dire di loro che lo ascoltano senza capirlo e senza prenderlo a cuore; essi odono solo il suono del Vangelo, per così dire, e non la voce dello Spirito di Dio in esso. Altri, al contrario, ascoltano il Vangelo come voce di Dio, capiscono Chi parla loro, capiscono ciò che sentono; essi ascoltano non solo con le orecchie, ma anche con il cuore, e questo li conduce, come Saulo una volta, alla salvezza. Ecco perché il Signore Gesù dice: "Guardate dunque come ascoltate" (Luca 8:18)". (Fonte: 1373_6863.txt, pagina: 18)

"Ma la parola del Signore si è adempiuta in noi, dicendo che quelli che vedono non vedono, e, ancora, quelli che ascoltano piuttosto chiudono gli orecchi dell'anima, e non ascoltano affatto le parole dello Spirito (Matt. 13, 13). Sebbene ascoltino con le loro orecchie corporee e carnali, hanno le orecchie spirituali del cuore chiuse e sono completamente incapaci di ascoltare Dio..." (fonte: 1375_6874.txt)

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