Il dilemma divino: benedizione e prova
Nel mondo moderno, la spiritualità si manifesta spesso attraverso una percezione contrastante dei successi e delle prove, dove ogni conquista è percepita come un'espressione di grazia superiore e le difficoltà diventano parte integrante del cammino verso la perfezione spirituale. L'introduzione a questo concetto inizia con la consapevolezza che ogni cambiamento positivo nella vita è percepito come un dono di Dio, un segno della sua misericordia e del suo intervento, che ci motiva a lodare con gratitudine. Allo stesso tempo, le avversità e le sofferenze della vita non sono viste come disgrazie accidentali, ma come prove che permettono di accettare umilmente l'inevitabile, di passare attraverso un processo di purificazione e di crescita spirituale. La parte principale dell'insegnamento insegna che nei momenti di trionfo la nostra risposta dovrebbe essere traboccante di gratitudine, perché ogni successo è un'opportunità per convincerci della cura di poteri superiori, mentre le prove ci insegnano l'umiltà e sono necessarie per la trasformazione interiore. In conclusione, il vero sviluppo spirituale si ottiene attraverso un equilibrio tra la gratitudine per le buone azioni e la comprensione delle difficoltà come tappe integrali sul sentiero verso la perfezione eterna. Questa percezione dualistica della vita ispira la ricerca di un significato più profondo e accetta le prove come un'opportunità di trasformazione spirituale, plasmandoci come individui che lottano per una verità superiore.Perché il successo è spesso accompagnato da un'esclamazione di "Gloria a Dio!" e il fallimento è percepito come "Vergogna a Dio!"?La risposta si basa sulla comprensione tradizionale della divina provvidenza, dove il successo è percepito come una benedizione e una manifestazione di misericordia, e le difficoltà o i fallimenti come una prova accompagnata dall'umiltà di fronte al giudizio divino.Da un lato, l'esclamazione "Gloria a Dio!" serve come espressione di profonda gratitudine per la beneficenza, per il fatto che le forze superiori sono intervenute nella vita di una persona: "Grazie a Dio per tutto. Grazie a Dio mi ha creato a Sua immagine e somiglianza. Grazie a Dio ha redento me, il caduto! ... Grazie a Dio mi ha mostrato la via della beatitudine eterna!" (Fonte: 754_3768.txt). Questo brano sottolinea che il successo e il benessere sono visti come il risultato della bontà di Dio: ogni momento positivo è percepito come segno di incommensurabile misericordia e cura.D'altra parte, i testi che parlano di guai e sofferenze fanno capire che le prove e persino i fallimenti possono essere percepiti come "vergogna" allo stesso tempo, ma è in questa umiltà che risiede l'essenza spirituale degli eletti. Così, gli Apostoli, consapevoli del loro destino, dichiarano la loro posizione nel mondo: "Vorremmo poter regnare con te, per poter regnare noi stessi con te; Sì, non è il momento giusto. ... Lo leggo così, guarda cosa siamo. "Siamo una vergogna per il mondo, sia come angelo che come uomo. La vergogna è uno spettacolo, non per la gloria, ma per la vergogna e l'umiliazione a tutto tondo..." (fonte: 1105_5523.txt). Qui si sottolinea che gli eventi negativi e le prove sono percepiti non tanto come un incidente, ma come parte del piano di Dio, attraverso il quale avvengono il castigo, l'educazione e la purificazione spirituale.Così, il successo è accompagnato da un'esclamazione di "Gloria a Dio!" perché il cambiamento positivo e il successo sono visti come una manifestazione della grazia e della misericordia di Dio. E le difficoltà, i fallimenti o le prove, nonostante le loro manifestazioni negative nel mondo, sono interpretati come "vergogna", cioè come uno stato di umiltà che indica la necessità del pentimento e della consapevolezza della propria sorte nel grande piano divino. Questo duplice atteggiamento riflette l'idea che attraverso la gratitudine per le buone azioni e l'accettazione delle prove, ci si avvicina alla più alta perfezione spirituale.Citazioni a supporto:"Grazie a Dio per tutto. Grazie a Dio mi ha creato a Sua immagine e somiglianza. Grazie a Dio ha redento me, il caduto! ... Grazie a Dio mi ha mostrato la via della beatitudine eterna!" (Fonte: 754_3768.txt)"Vorremmo poter regnare con te, per poter regnare noi stessi con te; Sì, non è il momento giusto. ... Lo leggo così, guarda cosa siamo. "Siamo una vergogna per il mondo, sia come angelo che come uomo. La vergogna è uno spettacolo, non per la gloria, ma per la vergogna e l'umiliazione a tutto tondo..." (fonte: 1105_5523.txt)