Peccato e retribuzione: una formula per una giustizia inevitabile

Al centro di molte dottrine di giustizia c'è l'idea che ogni azione malvagia è inevitabilmente accompagnata da un senso di colpa e da una conseguente punizione. Questa idea acquista un potere speciale quando si tratta non solo della punizione terrena, ma anche dell'aldilà, dove il bene viene ricompensato e il male viene punito. Nel nostro mondo dinamico, il concetto di retribuzione "animata" evoca una profonda riflessione: il peccato commesso, come un seme, cresce in una punizione inevitabile, ricordandoci che le azioni di una persona acquistano peso e conseguenze. Ad esempio, le idee antiche che paragonano la vendetta al principio del "vivere per i vivi" sono organicamente intrecciate con l'idea della retribuzione spirituale, in cui la punizione diventa un eterno promemoria del matrimonio tra colpa e azione. In conclusione, possiamo dire che comprendere la giustizia sistemica ci aiuta a renderci conto del potere delle azioni, perché la responsabilità per gli errori commessi non è solo un fardello di colpa, ma anche una lezione inevitabile progettata per guidarci sulla strada giusta.
Come si correlano i concetti di colpa e punizione: i criminali sono responsabili dei peccati commessi e come si manifesta questa retribuzione?
I concetti di colpa e di punizione sono strettamente intrecciati: ogni peccato genera non solo un senso di colpa, ma anche un'inevitabile retribuzione per l'atto commesso. Cioè, il peccato commesso si trasforma inevitabilmente in punizione, che può manifestarsi sia nella retribuzione terrena che nell'aldilà.

Ad esempio, una delle fonti mostra un esempio in cui una persona era condannata alla sofferenza eterna per aver abusato del suo potere:
"Lavorerai, dice, comincerai a fare ogni sforzo da parte tua... Ma voi non riceverete i frutti di queste grandi fatiche; ... E Caino disse al Signore: 'La mia colpa è stata abbandonata per me'" (fonte: 787_3931.txt).

Ciò indica che la colpevolezza è riconosciuta non solo dall'autore del reato stesso, ma è anche la base per la punizione, che dovrebbe servire come promemoria costante dell'atto. Un altro passaggio sottolinea che non c'è sostituto per la punizione del peccato:
«… Non c'è salvezza né sostituto per la sua punizione. Dovrà rispondere dei suoi affari..." (fonte: 211_1053.txt).

Allo stesso tempo, l'idea di punizione ha una duplice natura. Da un lato, nella giustizia terrena, si manifesta il rapporto più accurato tra danno e retribuzione, come è stato fatto, per esempio, secondo il principio di "vivere per i vivi, dente per dente". D'altra parte, il concetto di retribuzione oltre la tomba presuppone che alla fine della vita, una persona sia ricompensata o con la beatitudine come ricompensa per le buone azioni, o con la sofferenza dolorosa come punizione per i peccati, cioè, qui la colpa porta direttamente la retribuzione a una persona attraverso l'eterna trasformazione del suo destino (fonte: 105_521.txt).

Infine, c'è anche una consapevolezza figurativa che in ogni peccato c'è sia la colpa che la punizione, come due elementi integranti:
"In ogni peccato c'è colpa e castigo, come due vermi si nascondono in un dente corrotto o in un albero marcio" (fonte: 599_2990.txt).

Così, dai materiali presentati risulta che il criminale è effettivamente responsabile dei peccati commessi – la sua colpa porta inevitabilmente alla punizione, che può sorgere sia nel quadro della giustizia terrena che nella dimensione trascendente, dell'aldilà. Questa punizione risulta essere una misura di giustizia, che riflette il grado e la natura del crimine commesso, incoraggiando non solo il colpevole a rendersi conto della gravità dell'atto, ma anche fungendo da monito per gli altri.

Citazioni a supporto:
"Lavorerai, dice, comincerai a fare ogni sforzo da parte tua... E Caino disse al Signore: "La mia colpa è mia, mi sono abbandonato" (fonte: 787_3931.txt)
«… Non c'è salvezza né sostituto per la sua punizione. Dovrà rispondere dei suoi affari..." (Fonte: 211_1053.txt)
"In ogni peccato c'è colpa e castigo, come due vermi in un dente cariato o in un albero marcio si nascondono" (fonte: 599_2990.txt)
"Come si può comprendere l'insegnamento cristiano sulla retribuzione oltre la tomba... Applicata all'aldilà, la retribuzione si esprime sia nel piacere nel mondo a venire come ricompensa per il merito, sia nel tormento come punizione per i peccati..." (Fonte: 105_521.txt)

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